mausoleo di Elena

Addossato al nartece della basilica dei santi Marcellino e Pietro, venne costruito forse in origine per lo stesso Costantino fra il 324 e il 325 d.C.
Il sepolcro ottagonale, coperto a cupola e alto circa 18 m., viene detto Tor Pignattara dalle anfore (pignatte) inserite nella muratura della volta per alleggerirla; ha l'ingresso ad ovest, in asse con il suo atrio rettangolare addossato al nartece della basilica e presenta un basamento rotondo, al cui interno vi sono le nicchie alternativamente rettangolari e semicircolari, coperte con volte a botte a fondo pieno e con volte a catino con fondo semicircolare.
 

mausoleo di Elena All'interno del mausoleo è stato ritrovato il grande sarcofago in porfido rosso, oggi conservato ai Musei Vaticani.
Nel XII sec., dopo la traslazione della salma di Elena nella chiesa di S. Maria in Aracoeli, il mausoleo perse il suo scopo funerario e fu adibito a fortezza ed abitazione.
Nel 1632 fu costruita all'interno del mausoleo la chiesa dei santi Marcellino e Pietro.
Nel 1769 il cardinale Corsini ampliò la chiesetta e la canonica fino alle dimensioni attuali e la collegò con le catacombe tramite una scala.